Coach Meo Sacchetti: “Non ho niente da dire sul carattere della squadra, rimane solo l’amaro in bocca”

Foto: New Basket Brindisi
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Le dichiarazioni in sala stampa di coach Meo Sacchetti nel post partita di Banco di Sardegna Sassari-Enel Brindisi: 

“Se non altro è stata una partita avvincente, logicamente c’è un grande rammarico per come è andata nel finale e per come avevamo ripreso la partita dopo i primi tre quarti; sicuramente c’è stato un grande terzo quarto da parte della Dinamo, così come un grande ultimo quarto da parte nostra; per il resto ho poco altro da dire. La Dinamo non poteva continuare così dopo il secondo quarto, due quarti nella seconda parte di gara uno a favore di uno e uno a favore dell’altro. La pallacanestro è così, dobbiamo accettare quello che viene. Di sicuro ho incontrato una squadra diversa rispetto all’andata, Lawal non si era ancora inserito nelle rotazioni e in più oggi sono presenti Bell e Lighty. Mentre per noi, oggi Samuels, onestamente, non ha giocato bene. Loro erano sempre pronti per raddoppiare Samuels, soprattutto nel primo tempo e a noi è mancato il gioco in area, anche con Carter che non è stato brillante in post. Abbiamo deciso quindi di giocare prima senza centri, poi con due centri e alla fine abbiamo scelto la nostra soluzione classica. Sì. Alla fine non ho niente da dire sul carattere, rimane solo l’amaro in bocca, questa squadra mi ha fatto vedere qualcosa dall’aspetto caratteriale.  La Dinamo è davanti a noi di quattro punti e con cinque partite non può che fare bene, noi abbiamo ancora tre partite in casa, ma siamo fuori con Venezia e in casa con Milano. In ogni caso, quando mancano cinque gare alla fine, può succedere di tutto da tutte le parti. L’emozione sicuramente è stata tanta, gli applausi, i cori, gli striscioni significano che ho lasciato un buon ricordo. Onestamente mi sento partecipe di quella cosa attaccata al soffitto; poi dopo la palla a due, per forza bisogna pensare solo alla propria squadra. Mi hanno chiamato tanti giornalisti prima delia partita, speravo in un applauso e me lo hanno fatto. Se mi aspettavo un riconoscimento da parte della società? Questo non lo so, ma devo dire che nella rivista che pubblicate e distribuite nell’impianto non c’era una sola parola su di me, sembrava sì che giocasse Brindisi e non che ci fossi io ad allenarla. Significa che bisogna dimenticare in fretta e anche io devo farlo”

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia, Foto: New Basket Brindisi 

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Andrea Romano
Andrea Romano
Brindisino, classe 1990. Dal 1° Dicembre 2013 cerco di raccontare al meglio tutto ciò che riguarda la New Basket Brindisi. Da Giugno 2015 inoltre collaboro con Basketnet.it. mentre da Giugno 2016 anche con SuperBasket. Dall'Aprile 2014 al Febbraio 2015 invece ho collaborato con BasketUniverso.it.

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