Final Eight | Pagelle: EA7 Emporio Armani Milano-Cantine Due Palme Brindisi 

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Le pagelle ai giocatori dell’Enel Basket Brindisi, a cura de “La Stella del Sud-Basket Brindisi”

Amath M’Baye 8: che sia Raduljca, Mclean o Dada Pascolo non c’è avversario a cui non crei grattacapi l’ala francese. Botte (ben 7 i falli subiti), punti, eleganza e cazzimma che gli valgono la miglior valutazione di squadra (22). Seleziona ottimi tiri e quando li costruisce ha un’esecuzione plastica da portare a scuola anche i navigati lunghi milanesi. Importantissimo a rimbalzo (9 con 2 offensivi), 15 punti e due poderose stoppate che incantano il pubblico riminese. Granitico.

Durand Scott 7,5: ce la mette veramente tutta per portare a casa la partita, corre senza sosta in attacco e in difesa, realizza anche i 2 punti del 75 pari che con un milligrammo di fortuna in più sarebbero valsi un meritatissimo supplementare. Qualche palla persa di troppo, ma ben 3 rubate grazie alla continua corsa fra le linee di passaggio. Male nel tiro da fuori ma finalmente incisivo e letale nelle penetrazioni che mandano in crisi i rispettivi dirimpettai. Follia pura il tunnel a Kalnietis in contropiede, sublimato dal successivo canestro in lay up. Geniale.

Daniel Donzelli 7,5: signori e signori, Daniel Donzelli! Un protagonista inatteso, che con un grande impatto sulla partita si guadagna ben 22 minuti sul parquet in cui dispensa sacrificio in difesa, palle rubate (ben 4!!), raccoglie 7 rimbalzi e colpisce anche da oltre l’arco! Con un pizzico di coraggio in più avrebbe potuto prendersi qualche altro tiro in situazioni favorevoli, ma è un automatismo che acquisirà con l’esperienza. Il suo unico assist è un cioccolatino: un no-look dietro la schiena per la schiacciata di Carter che fa spontaneamente partire un “oooh!” dal neutrale pubblico riminese e impazzire quello biancoazzurro. Esagerato!

Robert Carter  6,5: è difficilissimo trovarsi nel pitturato giocatori come Raduljca, Macvan e Mclean. Non manca tuttavia il sacrificio in difesa, se pur con efficacia discontinua, mentre riesce a farsi valere in attacco dove tira con un buon 6/10 da 2 punti. Meno preciso, come tutti questa sera, da lontano. Probabilmente ha qualche responsabilità sul tap in di Macvan, ma in quella situazione forse nessuno avrebbe pensato a un secondo tiro con 4 secondi per costruire l’azione. Coraggioso.

Nic Moore 6,5: corre, corre, corre. Non c’è un attimo in cui non sia in movimento. Peccato non sia una gran serata al tiro (2/6 da 3 e 4/13 totale), nonostante il suo posizionamento in attacco sia spesso buono. Qualche palla persa di troppo soprattutto in fase di tiro pestando la linea di bordo campo. Paga tanti kg e centimetri ai suoi pari ruolo (Kalnietis e Cinciarini) ma la sua resta un partita di sacrificio dove cerca spesso penetrazioni per favorire i tiri dei compagni (4 assist distribuiti). Visto come è andata a finire, con una mano un po’ più calda forse potevamo essere a parlare di qualcos altro. Folletto.

Marco Cardillo 6,5: 13 minuti di botte, corsa e sacrificio. Indemoniato nel tuffarsi sui rimbalzi, devia diversi palloni che trasforma in nuovi possessi. Sbaglia un tiro apparentemente facile, mentre resta più in disparte nella seconda parte di gara in cui Sacchetti gli preferisce la maggior imprevedibilità offensiva di Donzelli. Cuore di Capitano.

Phil Goss 6,5: anche per lui le polveri da lontano sono bagnate, e fa maledettamente fatica a trovare il canestro pesante (1/4). I suoi punti, tuttavia, sono come sempre i più pesanti e valgono spesso l’impatto nel punteggio o il sorpasso. Inventa un po’ meno per i compagni ma è una spina nel fianco con la palla in mano (milanesi costretti a spendere ben 5 falli su di lui). 3 rimbalzi e una rubata condiscono una prestazione che ha dato l’impressione di aver mancato del guizzo del fuoriclasse che è. Sfortunato.

Danny Agbelese 6+: manca terribilmente a rimbalzo, ma esegue il lavoro difensivo in modo diligente e senza sciocchezze come al solito. Bravo a concretizzare in canestri 3 delle 4 occasioni servitegli nei 10’ in campo. Impegnato.

Coach Meo Sacchetti 8: più di così non si poteva chiedere. Un approccio di nuovo troppo soft, ma proprio per questo è stato un lavoro incredibile rimettere la partita in parità in così poco tempo e con l’inerzia già dalla parte della favorita. Imbriglia l’attacco milanese con cambi difensivi continui e lascia i suoi inventare i canestri con la sua solita filosofia del “divertirsi per vincere”. Nel finale è incolpevole sui 2-3 possessi in cui non si riesce a concretizzare il vantaggio per portarlo a 2 possessi, e ancor di più lo è sull’episodio sfortunato che ci porta ad una sconfitta tanto cocente quanto immeritata. Il suo coraggio, e quello di tutti, meritava maggior fortuna. Spregiudicato.

Pubblico Brindisino 8: menzione speciale per gli oltre 200 tifosi arrivati da ogni parte d’Italia per sostenere la Stella del Sud, che si sono fatti sentire dal primo all’ultimo minuto di gioco risultando, anche su campo neutro, il vero sesto uomo. Non è arrivata la vittoria, ma la prestazione maiuscola è il giusto premio a chi ha creduto di potercela fare anche se l’avversario era una corazzata come l’Olimpia. Fedeli.

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Foto: Vito Massagli
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Simone Silvestro

Brindisino, classe 1993. Da 10 anni seguo con passione il percorso dell'Enel Basket Brindisi e coltivo il mio interesse raccontando le vicende della squadra della mia città. Dal dicembre 2016 collaboro con la trasmissione radiofonica "Riccio Basket" in onda su Radio Ciccio Riccio nel ruolo di bordocampista.

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Brindisino, classe 1993. Da 10 anni seguo con passione il percorso dell'Enel Basket Brindisi e coltivo il mio interesse raccontando le vicende della squadra della mia città. Dal dicembre 2016 collaboro con la trasmissione radiofonica "Riccio Basket" in onda su Radio Ciccio Riccio nel ruolo di bordocampista.

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