Il Presidente Nando Marino: “Potremmo chiudere la favola basket Brindisi. Palazzetto? Mi preoccupa meno…”

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Intervistato da “Il Nuovo Quotidiano di Puglia” il Presidente Nando Marino apre nuovi scenari sulla questione Main Sponsor e Palazzetto. 

Questione Main Sponsor – “​Potremmo prendere in seria considerazione l’eventualità di chiudere la favola basket Brindisi se il contributo Enel per la sponsorizzazione non sarà in linea con le nostre aspettative. Non ci sono ancora proposte ufficiali sul tavolo. La stagione che verrà va programmata per tempo. Le pratiche per l’iscrizione al campionato sono state avviate. Ma senza il main sponsor, senza un contributo consistente, si potrebbe valutare l’ipotesi di vendere il titolo. Non abbiamo al momento ricevuto alcuna proposta. Ma abbiamo le idee chiare su quali siano le nostre aspettative: abbiamo più volte detto che chiediamo a Enel il rispetto della nostra storia sportiva degli ultimi 5 anni. I risultati conseguiti sono stati brillanti. Da quanto emerge dagli studi fatti dagli advisor nazionali sull’esposizione del marchio, per altro, attraverso la maglia, attraverso i giornali, risulta che l’investimento fatto da Enel a Brindisi è più basso rispetto al beneficio ricevuto. Quindi non capiamo come un’azienda che produce utili per 15 miliardi, che investe per il Giro possa seguire una logica di riduzione del contributo a un progetto sportivo vincente che continua ad andare bene e che ha una sua cassa di risonanza a livello nazionale. Stiamo parlando di una delle squadre che è andata più spesso sui canali Sky ottenendo i migliori responsi in termini di audience migliori. Non ne comprenderemmo la logica, se non quella di eliminare il progetto basket a Brindisi. Quando si avviò il programma di sponsorizzazione con Enel lo si fece sulla base di un meccanismo di ristoro. Di investimento sul territorio che era correlato al sito industriale. Oggi il ragionamento da fare deve necessariamente essere diverso. L’impegno deve essere parametrato ai risultati sportivi. Le vecchie logiche vanno accantonate. Ora Enel è un’azienda che fa utili e che ha un ritorno di immagine rilevante anche da Brindisi. Opera a Brindisi ed è comprensibile che le si chieda di avere riguardo per la città. Qualora Enel dovesse fare una proposta non in linea con le nostre aspettative, considerando che i tempi della trattativa si sono già dilatati forse anche troppo, visto che abbiamo già inoltrato pratiche per l’iscrizione, potremmo seriamente prendere in considerazione di chiudere la favola non possiamo neppure scartare l’ipotesi di vendere il titolo basket a Brindisi. Naturalmente, di fronte a una manifesta volontà di Enel di tagliare i fondi. Non è un’ipotesi da scartare. Ma solo se l’Enel dovesse veramente proporre un’offerta tale da indurci a chiudere la baracca. Sono sei mesi che li chiamiamo al tavolo e non ci fanno una proposta. Vorremmo ridiscutere dei bonus che non ci sono stati dati in passato, sulla base di un contratto firmato last minute a settembre. E parlare tra persone consapevoli. Non si sta ragionando su un problema di Marino, ma della città. L’unica realtà sportiva, o una delle poche, che negli ultimi anni ha raggiunto i massimi livelli”.

Questione Palazzetto –  “La questione palazzetto mi preoccupa molto meno. Dinanzi a un contratto biennale con le cifre giuste, tenuto conto che non vi saranno variazioni negli investimenti dei soci, ci sarebbero le possibilità anche per poter pensare in grande a una nuova casa del basket. Ma tutto passa attraverso il finanziamento dell’Enel”

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Andrea Romano
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Brindisino, classe 1990. Dal 1° Dicembre 2013 cerco di raccontare al meglio tutto ciò che riguarda la New Basket Brindisi. Da Giugno 2015 inoltre collaboro con Basketnet.it. mentre da Giugno 2016 anche con SuperBasket. Dall'Aprile 2014 al Febbraio 2015 invece ho collaborato con BasketUniverso.it.

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