Rookie: la grande scommessa dell’Enel Brindisi

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L’Enel Brindisi per la stagione 2016/17 punta sui rookie, come mai prima d’ora.
Una delle grandi scommesse del prossimo campionato riguarda i tre americani che inizieranno la propria carriera da professionista in Europa e in Italia. Bisognerà capire come i tre si ambienteranno con la nuova cultura, non solo cestistica ma anche quotidiana.

Robert Carter Jr., nuovo pivot/ala grande dell’Enel Brindisi

Nic Moore, A.J. English e Robert Carter Jr., nonostante la giovane età (24 anni i primi due, 22 il terzo) hanno tutto per fare bene, crescere ed esplodere nella Serie A. Certo, bisognerà affinare il loro talento, ma per questo Coach Meo Sacchetti ed il suo staff hanno ogni mezzo per poter ricavare il meglio dai tre rookie. Il gioco del coach nativo di Altamura, infatti, potrà esaltare le caratteristiche dei nuovi playmaker, guardia e pivot made in USA. Tre scommesse, dunque, in tre ruoli chiave sui quali hanno puntato fortemente sia Meo Sacchetti che il GM Alessandro Giuliani, definiti anche dal Presidente Nando Marino le “prime scelte” (anche se sembra difficile definire la guardia English prima scelta, dopo la serrata e lunga trattativa per il rinnovo di Adrian Banks, poi sfumata). Il General Manager quest’anno ha potuto puntare su giocatori di ottime prospettive, che sotto gli ordini di un ottimo coach potranno solo migliorare. Negli ultimi anni, con coach Piero Bucchi al timone, la società ha sempre puntato su americani con una certa esperienza in Europa, non alle prime armi ma quasi sempre sconosciuti alla Serie A, fatta eccezione per Michael Snaer. Oggi la differenza di mercato, frutto di tale scelta, è evidente.

Nic Moore, nuovo play dell’Enel Brindisi

Ad ogni modo, il loro impatto sulla Serie A sarà un’incognita ma una cosa è certa: non avranno paura di mettersi alla prova su questo nuovo palcoscenico. Tutti e tre hanno avuto e tutt’ora hanno addosso gli occhi della NBA. Ci sono andati anche molto vicini, come Robert Carter Jr., lungo capace di ricoprire sia il ruolo di 5 che di 4, con mani molte delicate e un fisico imponente per combattere sotto le plance. Dichiaratosi eleggibile per l’NBA Draft 2016, nonostante non sia stato chiamato da nessuna franchigia, molti team NBA avrebbero voluto comprare i suoi diritti per poi girarlo in prestito in Europa. Scelta non condivisa dal giocatore, che ha deciso invece di firmare per Brindisi, dopo aver concluso in anticipo la carriera collegiale.
Nic Moore, invece, play dal grande QI cestistico, sin dalle sue prime esperienze collegiali ha mostrato subito il suo potenziale, incarnando il prototipo del playmaker Sacchettiano. Il nativo dello stato dell’Indiana è un giocatore che, nonostante la bassa statura, può fare la differenza sul campo, grazie alla sua velocità di pensiero e di gioco che metterà in risalto sé stesso e i propri compagni. Sino alla fine della NBA Summer League molte franchigie hanno continuato a seguirlo, anche se su di lui persistono i dubbi sulla sua capacità di reggere il campo NBA, dati i suoi 175 cm di altezza.
A.J. English, infine, è una guardia molto strutturata, con un fisico importante. Come il padre approda in Italia ed arriva con la fama di grande cannoniere e non solo, essendo in grado di realizzare ottimi assist e farsi sentire anche sotto canestro. Diverse franchigie NBA hanno fatto svolgere al ragazzo differenti work-out, al punto tale che i media USA si erano convinti che English sarebbe comunque arrivato ai camp di Settembre per potersi giocare sino all’ultimo le proprie carte per entrare in NBA.

A.J. English è la nuova guardia bianco-azzurra

Ora tutti e tre, dopo una carriera collegiale egregia, nella quale si sono distinti anche attraverso premi e riconoscimenti personali, e dopo la NBA Summer League disputata quest’estate, tra pochi giorni arriveranno in Puglia pronti a mettersi a disposizione dell’Enel Brindisi e tutti, compresi i tifosi, sono curiosi di vedere all’opera gli “Young Big 3”.

Ma la scommessa sui rookie non si ferma qui, possono considerarsi tali, infatti, anche la maggior parte degli acquisti della società bianco-azzurra. Fatta eccezione per i rinnovi di Marco Cardillo e Durand Scott ed il neo-acquisto Marco Spanghero (che ha calcato già il parquet della Serie A con Trento), il resto della squadra è alla prima esperienza in Italia ed in Serie A.

Il parco italiani, formato dai giovani Daniel Donzelli e Giorgio Sgobba, dopo varie esperienze tra le serie minori in questa stagione assaggerà il sapore del massimo campionato. Anche Amath M’Baye, Danny Agbelese e Kris Joseph si metteranno per la prima volta a confronto con il campionato italiano. Il primo, dopo tre anni in Giappone, affronterà per la prima volta un campionato di spessore. Il pivot Nigeriano dopo aver scalato tutte le serie del campionato spagnolo, e dopo mezza stagione in Liga ACB, potrà e dovrà dimostrare la sua maturità, mentre l’ex NBA, dopo le ultime stagioni in Francia (non certo il massimo in Europa), potrebbe diventare l’ago della bilancia di questa nuova Enel Brindisi.

La “Stella del Sud”, dunque, punta sui rookie e su una squadra giovane, come analizzeremo in futuro. Quale sarà, secondo voi, il loro impatto sulla Serie A? Riuscirà coach Meo Sacchetti ad esaltare le loro qualità?


Ecco in azione i rookie dell’Enel Brindisi.

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Andrea Romano

Andrea Romano

Brindisino, classe 1990. Dal 1° Dicembre 2013 cerco di raccontare al meglio tutto ciò che riguarda la New Basket Brindisi. Da Giugno 2015 inoltre collaboro con Basketnet.it. mentre da Giugno 2016 anche con SuperBasket. Dall'Aprile 2014 al Febbraio 2015 invece ho collaborato con BasketUniverso.it.
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