Samardo Samuels: “Per me è molto demotivante stare in panchina e fare lo spettattore”

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Samardo Samuels è stato ospite della trasmissione di “Zona 85”. Il pivot bianco-azzurro quando è stato interpellato è stato sempre abbastanza schietto e non ha avuto paura di dire tutto quello che pensava. Ecco le sue dichiarazioni:

SCONFITTA A CASERTA:
“Caserta ha fatto una buona partita ed ha preparato bene la gara. Noi potevamo difendere meglio e loro hanno approfittato dei nostri errori. Si un giocatore ha fatto 30 punti ma non li fa ogni gara altrimenti Caserta non sarebbe in quella posizione. Avevamo impostato la partita come ci aveva chiesto il coach ma non ci aspettavamo che Caserta segnasse così tanto. Era programmabile ma sapevamo che noi siamo miglior tiratori di loro. Abbiamo chiuso il primo tempo avanti giocando bene in attacco ma nel secondo tempo avremmo dovuto attaccare di più il ferro e cercare i falli in modo da andare di più lunetta perché i tiri non entravano con la stessa facilità dei primi due quarti. La gara avremmo dovuta vincerla noi giocatori e non il coach anche se nel secondo tempo avrebbe dovuto effettuare degli aggiustamenti che non ci sono stati. Noi siamo una squadra che può vincere con chiunque e siamo ragazzi a cui piace giocare a basket. Quando il coach mi chiama in causa io do tutto quello che posso alla squadra”.

PLAYOFF:
“Dobbiamo preparare al meglio queste ultime due gare ed è un obiettivo ancora possibile. Dobbiamo vincere assolutamente queste due partite. Brindisi si merita di andare ai playoff e i playoff meritano di avere Brindisi perchè è una piazza calda, il palazzetto si fa molto sentire ed il pubblico è caldissimo. Dobbiamo dare tutto contro Capo D’Orlando e Venezia.”

DIFESA E IMPIEGO IN CAMPO:
“La difesa è importante per vincere. A Milano abbiamo vinto uno scudetto grazie alla difesa e uno l’abbiamo perso perché non sono riuscito a catturare un rimbalzo contro Sanders e questo poi mi ha fatto stare male. Quando sono arrivato qui a Brindisi però ho capito che la difesa non è la priorità. Sto passando tanto tempo seduto in panchina da spettatore ed è demotivante perchè ho poco tempo per esprimermi al meglio e perché in carriera non ho mai passato così tanto tempo in panchina come qui a Brindisi. E’ frustante, dovrei giocare nei momenti importanti e clou del match e invece faccio lo spettatore eppure sono un giocatore che ha vinto scudetti. A Caserta vedo giocare per molti minuti Spanghero che non gioca quasi mai durante la stagione o altri ragazzi e io invece sono in panchina a guardare. Da cosa si giudica la mia condizione? Anche Shaq O’Neal metteva il massimo in campo pur non essendo nella massima forma fisica. Giuri ha fatto una buona gara ma non credo sia meglio di Moore o Goss, sì sarebbe un buon playmaker di riserva per Brindisi, da noi chi è adesso il secondo play? Non abbiamo un play di riserva” 

PROBLEMA MENTALE E PRESUNZIONE:
“Io sono arrivato a stagione in corso e non conosco tutte le dinamiche interne. Sono arrivato a Brindisi sapendo che avrei dovuto giocare 7 gare per conquistare i playoff e io sapevo che per me erano già 7 finali da giocare come fossero già playoff. Sono un vincente non mi piace perdere e non mi piace come sono andate queste gare perché avrei voluto giocare di più. Tutti possiamo fare meglio sia io che il coach, dobbiamo mettere da parte il nostro ego. Io lotterò fino alla fine per vincere perché sono un lottatore.


CASA DIAWARA:
“Non è stato molto professionale, bisogna rispettare i proprio tifosi e i tifosi ospiti. Dovrebbe migliorare il suo self-control”

 

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Andrea Romano
Andrea Romano
Brindisino, classe 1990. Dal 1° Dicembre 2013 cerco di raccontare al meglio tutto ciò che riguarda la New Basket Brindisi. Da Giugno 2015 inoltre collaboro con Basketnet.it. mentre da Giugno 2016 anche con SuperBasket. Dall'Aprile 2014 al Febbraio 2015 invece ho collaborato con BasketUniverso.it.

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