Coach Meo Sacchetti: “Abbiamo capito cosa vuol dire giocare fuori casa. A noi è mancata la durezza mentale”

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Queste le dichiarazioni in sala stampa di coach Meo Sacchetti e di coach Vincenzo Esposito, nel post partita di The Flexx Pistoia-Enel Basket Brindisi (clicca qui, per leggere il recap):

Enel Basket Brindisi
Coach Meo Sacchetti: “«Forse ci siamo specchiati un po’ troppo dopo il buon inizio di partita. Poi abbiamo capito cosa vuol dire giocare fuori casa, in un campo come quello di Pistoia. Dove essere in vantaggio di dieci punti non vuole assolutamente dire avere la gara in mano. Nel terzo quarto non abbiamo mai fatto canestro, ma soprattutto abbiamo smesso di difendere. Dobbiamo imparare che cosa vuol dire giocare con intensità anche nei momenti in cui le cose non stanno andando bene. Da questo punto di vista siamo troppo teneri. Abbiamo sofferto fisicamente nella ripresa la grande intensità dei nostri avversari. Ci manca durezza mentale, qualità necessaria e anzi indispensabile per giocare a pallacanestro con l’intensità giusta. Questo è evidente, purtroppo. Abbiamo lasciare fare a Pistoia troppe cose in maniera facile, senza opporci come avremmo dovuto alle loro iniziative. Certamente l’averci ripresi ha dato ai nostri avversari molto coraggio e molta fiducia. È stato merito loro, certo. Ma soprattutto è stato demerito nostro. Non possiamo concedere queste percentuali (18 su 21 da 2 per Pistoia nel secondo tempo) così diventa troppo facile. Su questi e altri errori dobbiamo lavorare in settimana, cercando di correggerli in fretta e non ripeterli più, per crescere tutti insieme. Secondo me c’è da lavorare, più che sulla tecnica, sull’intensità e cattiveria agonistica”.

The Flexx Pistoia:
Coach Vincenzo Esposito: “«Il nostro merito maggiore? Non abbiamo mai mollato. Sono felice per la vittoria ma soprattutto sono felice per la reazione dei ragazzi dopo il difficile inizio. C’erano tutte le componenti affinché si demoralizzassero: lo sbagliare cose facili in attacco, il pesante svantaggio, il dimenticarci ciò che avevamo preparato in settimana. Per non parlare poi dell’infortunio capitato a Thornton e il conseguente inserimento di Crosariol, arrivato solo da pochi giorni. Mi piace quindi sottolineare l’ottima risposta della squadra a queste difficoltà capitate tra capo e collo ad un gruppo giovane, in cui tanti giocano insieme da poco tempo.
Nell’intervallo i miei giocatori hanno capito che cosa c’era bisogno di fare per rientrare in partita. Quindi questo gruppo ha dato segno di maturità, venendo fuori alla grande da un momento di difficoltà. Questo mi lascia ben sperare, perché è una squadra su cui poter lavorare bene non soltanto sotto l’aspetto puramente tecnico e tattico, ma anche su quello caratteriale. Sono contento per come ci siamo comportati quando Brindisi ha alzato L’intensità difensiva e per come noi abbiamo aggiustato alcune cose in difesa nel corso dell’incontro. Ad esempio utilizzando Lombardi da ‘quattro’ le cose sono andate meglio. Ci sono dunque tante cose positive da sottolineare. E indubbiamente anche qualcosa di negativo, su cui lavoreremo in settimana: la partita perfetta d’altronde non esiste. Siamo un gruppo giovane e  la reazione positiva, unitamente al risultato favorevole, ci permette di lavorare con maggiore tranquillità”

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia | Foto: Vito Massagli (Brindisi Basket City)
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Andrea Romano

Andrea Romano

Brindisino, classe 1990. Dal 1° Dicembre 2013 cerco di raccontare al meglio tutto ciò che riguarda la New Basket Brindisi. Da Giugno 2015 inoltre collaboro con Basketnet.it. mentre da Giugno 2016 anche con SuperBasket. Dall'Aprile 2014 al Febbraio 2015 invece ho collaborato con BasketUniverso.it.
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