Pagelle: Enel Brindisi-Sidigas Avellino

Foto: Vito Massagli
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Le pagelle ai giocatori dell’Enel Basket Brindisi, a cura de “La Stella del Sud-Basket Brindisi”

Amath M’Baye 8,5: una partita pazzesca. Non è tanto lo scout finale a parlare ma è l’energia encomiabile e la tecnica sopraffina che mostra ogni qualvolta ne ha l’occasione, in attacco ma soprattutto in difesa. Recuperi difensivi puntuali, rimbalzi (7) e stoppate (3) una più roboante dell’altra! Se il pubblico è in visibilio già dal primo quarto, il motivatore è una bestia come Amath! Esagerato.

Samardo Samuels 8: forse talmente era alta l’aspettativa su di lui che poteva rivelarsi un boomerang. Lui si presenta con una prova che nessuno si sarebbe aspettato all’esordio, in barba a quei (pochi) che si mostravano scettici pensando alla sua scarsa condizione fisica. Così e così nella prima metà, letteralmente dominante nella seconda dove prende confidenza con il canestro e usa alla grandissima il suo fisico (fin troppo) prestante. 17 punti, 8 rimbalzi, 67% dal campo e la valutazione più alta della squadra con 23 (il tutto in soli 16’). Se a questo ci aggiungiamo quanto fa divertire il pubblico con la sua stravaganza, abbiamo già un nuovo idolo. Trascinatore.

Nic Moore 7,5: si “limita” a 10 punti, ma la giornata positiva al tiro dei compagni lo fa esaltare proprio in fase di costruzione. La giornata è buona e lui se ne rende conto prendendoci gusto a mettere in ritmo i compagni a suon di finte, pick and pop e classici penetra e scarica. Non sono un caso i 7 assist smazzati a fine gara. Presente e senza mai risparmiarsi anche in difesa, dove tiene la museruola a Marques Green (forse l’unico che sovrasta fisicamente) e raccoglie anche 4 rimbalzi. Ispiratore.

Phil Goss 7+: come il compagno Moore, capisce la giornata positiva dei suoi compagni al tiro e indossa le vesti di cameriere per servire i cioccolatini ai suoi compagni (4 assist). Tira piuttosto poco, ma la qualità delle conclusioni è altissima (4/6) e le scelte non sono mai errate. 3 rimbalzi e 4 falli subiti testimoniano il non tirarsi mai indietro se c’è da sbucciarsi le ginocchia. Gagliardo.

Kris Joseph 7: sembra nascondersi, si vede poco ma si sente tantissimo. Se Randolph resta fermo a 8 punti il motivo si spiega nella silenziosa presenza di Kris, che è sempre piazzato al posto giusto al momento giusto e chiude qualunque via d’accesso all’area pitturata. Reattivissimo sulle linee di passaggio, recupera per 3 palloni e in attacco trova una giornata in cui la dea bendata decide di premiarlo per il suo sacrificio dall’altra parte del campo: 3 bombe di cui 2 di tabella non dichiarata. Mimetico.

Robert Carter jr 7: chiamato a riscattare l’opaca prova di Desio, Robert si fa trovare pronto facendo subito capire a Fesenko che essere più grosso di lui non basterà per tenerlo a bada in attacco. Per i suddetti motivi attacca alternativamente sia da vicino che da lontano mostrandosi letale soprattutto dall’arco, dove in più di un’occasione viene, erroneamente, battezzato. 14+5 rimbalzi il bottino finale. Prezioso.

Durand Scott 7: l’inizio della partita è tra i migliori in assoluto, sia in attacco che in difesa. Poi incappa in qualche ingenuità, spesso dovuta alla troppa foga, come il fallo antisportivo su Logan che rischiava di essere pericolosissimo. Al netto di qualche forzatura, è una spina nel fianco dovunque decida di attaccare o di difendere e chiude con uno score da 18+7 rimbalzi con un bel 7/12 dal campo. Totale.

Marco Cardillo 6,5: nella giornata in cui l’attacco gira a meraviglia, il capitano resta in campo 11 minuti ringhiando sui dirimpettai Randolph e Obasohan. Si iscrive anche al festival dei tiri da 3 piazzando una tripla davanti alla sua panchina che si scalda in un amen. Soldato.

Coach Meo Sacchetti 7,5: una partenza così disarmante forse non se la aspettava nemmeno lui, che nonostante ciò non lascia nulla al caso durante la partita. Ferma il cronometro ad ogni tentativo di rientro degli ospiti e non permette mai rilassamenti soprattutto in fase difensiva, dove insiste molto sui cambi continui che non danno punti di riferimento all’attacco irpino. Tutto più facile in attacco dove le sue (poche) indicazioni vengono eseguite con un cinismo incredibile. Timoniere.

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Simone Silvestro
Brindisino, classe 1993. Da 10 anni seguo con passione il percorso dell'Enel Basket Brindisi e coltivo il mio interesse raccontando le vicende della squadra della mia città. Dal dicembre 2016 collaboro con la trasmissione radiofonica "Riccio Basket" in onda su Radio Ciccio Riccio nel ruolo di bordocampista.

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